Decalogo degli albergatori dato il Coronavirus
Hotelleriesuisse, l’associazione degli albergatori della Svizzera, ha divulgato tra i suoi membri dei comportamenti da tenere durante questo periodo di rischio contagio da Coronavirus a livello globale.
Infatti questa epidemia che si sta diffondendo dalla Cina in molti paesi del mondo, tra cui anche la Svizzera, ci sono settori più a rischio nell’economia svizzera col Coronavirus, e in particolare metterà a dura prova soprattutto il settore del turismo. Abbiamo visto che anche le borse affondano a causa del Coronavirus.
Ci sono incognite poi per chi viaggia e per coloro che gestiscono gli alberghi.
L’associazione di categoria quindi ha stilato un decalogo degli albergatori dato il Coronavirus, per rispondere a tutte le questioni e i comportamenti da tenere in caso di possibile contagio o rischio contagio.
In caso di annullamento della prenotazione
Se un ospite cancella la sua prenotazione per malattia, come per contratto usuale l’ospite deve pagare una quota che varia a seconda delle condizioni pretrattate in caso di annullamento della prenotazione.
Per coprire le spese spesso un ospite può stipulare una assicurazione di viaggio.
Se l’ospite cancella la prenotazione valgono le condizioni solite di annullamento.
Cosa fare in caso di ospite che arriva da paesi con il contagio
Se un ospite arriva da da paesi con il contagio o da un paese dove vi è un alto tasso di infezione l’albergatore deve accettare l’ospite come da contratto di ammissione degli ospiti.
Se però l’ospite arriva da una zona che è stata messa in quarantena dalle autorità e non può raggiungere l’albergo, in questo caso non è tenuto a pagare, non deve fare un reclamo per spese di cancellazione della prenotazione e i pagamenti anticipati sono rimborsati.
Se un turista ospitato nella struttura si ammala
Se tra i vostri ospiti ci sono persone con sintomi sospetti o che negli ultimi 14 giorni hanno soggiornato in paesi a rischio si deve chiamare subito la hotline 2019-nCoV dell’Ufficio federale. Se un turista nella struttura si ammala, il malato deve restare isolato dalle altre persone. ovvero rimanere in una stanza dell’albergo fino che non arrivi il medico per i dovuti controlli.
Dipendenti e malattia
Se si guarda ai dipendenti e alla malattia, se è un dipendente a essere malato si applicano le disposizioni in essere, quindi si continua a pagare il salario secondo il L-GAV.
Se un dipendente ha paura di contagiarsi al lavoro, deve presentarsi in base al suo contratto di lavoro, se il datore di lavoro mette in atto misure per la protezione della salute e igeine dei dipendenti.
Viceversa potrebbe non ricevere lo stipendio.
Possono anche essere adottate specifiche misure nel quadro di diritto del lavoro.
Se invece c’è un alto rischio di infezione nel posto di lavoro, come persone malate che vengono ugualmente a lavoro, mancanza di igiene o protezioni, e un dipendente si rifiuta di andarci, in questo caso ha diritto al salario.
Cosa fare in caso di quarantena
In caso di messa in quarantena di una struttura i dipendenti non devono andare al lavoro ma continuano a percepire il salario.
Tuttavia, se sono interessate più aziende o un’intera area e quindi una oggettiva impossibilità di lavorare, in questo caso non è dovuto il salario.
Se un dipendente vive in un luogo messo in quarantena dalle autorità o se le vie di comunicazione sono interrotte, in quel caso nessuno ha obblighi, nè il dipendente nè il datore di lavoro.
Misure di igiene
HotellerieSuisse raccomanda di mantenere le corrette misure igieniche a norma di legge e che il personale ne venga informato. L’associazione invita a contattare un numero interno se vi fossero dubbi.
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