Riapertura delle frontiere Schengen

Riapertura delle frontiere Schengen

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Riapertura delle frontiere dello spazio Schengen

Per quanto riguarda l’apertura delle frontiere nello spazio di Schengen, la Svizzera ha deciso di aprire i valichi con l’estero dal 15 giugno.

Questo però solo con alcuni paesi come Austria, Germania e Francia, mentre con l’Italia non è stata presa ancora nessuna decisione. Secondo il Consiglio federale, il 3 giugno, data fissata da Roma per aprire le frontiere, è troppo ravvicinata. Restano dunque ancora sconsigliati viaggi e spostamenti verso l’Italia.

Dopo l’inizio della seconda fase l’11 maggio, si vuole iniziare una terza fase a partire dall’8 giugno, e ci saranno delle novità sull’allentamento delle restrizioni d’entrata, applicate per frenare l’epidemia di coronavirus,  come ha affermato in una recente conferenza stampa la consigliera federale Karin Keller-Sutter.

Da questa data verranno trattate di nuovo tutte le domande di lavoratori provenienti dagli Stati Ue e AELS.

Entrate nella Confederazione

Le aziende svizzere potranno tornare ad assumere i lavoratori altamente qualificati provenienti da Stati terzi, ma solo in caso di urgente bisogno e che il loro ingaggio sia a favore dell’interesse pubblico.

Allo stesso tempo verrà ristabilito l’obbligo, che era per ora sospeso, di annunciare eventuali posti di lavoro vacanti per i residenti in Svizzera senza un’occupazione. Questo permetterà loro infatti di avere un vantaggio temporale.

Sempre riguardo le entrate nella Confederazione, dall’8 giugno potranno entrare anche studenti che devono iniziare, continuare o terminare la loro formazione.

Per le persone titolari di un permesso di domicilio, dimora o soggiorno di breve durata e per quelle ammesse provvisoriamente, sarà permesso il ricongiungimento familiare, e chi vuole sposarsi con un cittadino svizzero o straniero con permesso di domicilio o dimora, sarà di nuovo possibile.

Per persone provenienti da Paesi a rischio si potranno effettuare pratiche specifiche come la misurazione della temperatura al confine o effettuare delle misure di quarantena. Sarà anche cancellata la canalizzazione dei voli con passeggeri dall’estero negli aeroporti di Zurigo, di Ginevra e di Basilea.

Frontiere con l’Italia

Keller-Sutter, dopo ripetuti contatti con la ministra italiana dell’interno Luciana Lamorgese, ha informato l’Italia che la data del 3 giugno è ritenuta dall’Esecutivo ancora prematura per abrogare i controlli alle frontiere con l’Italia. “Avremmo preferito se avessero aspettato, ma è una decisione sovrana che ovviamente rispettiamo”, e inoltre ha fatto notare la ministra elvetica che “nulla è ancora sicuro, la loro è per il momento solo un’intenzione”.

Nel frattempo i viaggi in Italia sono “sconsigliati”. Non si esclude che chi voglia passare il confine debba riempire un formulario alla dogana o mostrare un certificato medico.

Il governo svizzero comunque intende coordinare con l’Italia e gli altri Paesi limitrofi eventuali provvedimenti sanitari di confine. Saranno coinvolti in questo anche i Cantoni di frontiera, come il Ticino.

Sempre che l’epidemia lo permetta, l’obiettivo generale è ristabilire al più tardi entro il 6 luglio la libertà di viaggio nello spazio Schengen e anche la libera circolazione delle persone. Il DFGP adeguerà gradualmente tutto l’elenco dei Paesi ancora a rischio.

 

 

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