Sostegno economico delle imprese
Il Consiglio federale svizzero contribuirà al sostegno economico delle imprese maggiormente colpite dalla crisi, aiutando con il 50% delle misure adottate dai Cantoni, arrivando fino alla cifra di 200 milioni di franchi per l’indennizzo da perdita di guadagno causa Covid-19.
Per quanto riguarda i casi di rigore, l’impostazione degli aiuti è di competenza cantonale.
Ci possono essere aiuti fondo perduto, fideiussioni, come anche garanzie e mutui. Negli ultimi tre casi per la durata di al massimo 10 anni e per una cifra fino al 25% del giro d’affari di un’impresa al 2019, ma arrivando al massimo a 10 milioni di franchi.
Invece i contributi a fondo perso arriveranno fino al 10% del fatturato sempre per il 2019, ma per un massimo di 500’000 franchi (di cui la metà ovvero 250’000 franchi saranno versati dalla Confederazione).
I cantoni possono decidere da sè
Ueli Maurer, ministro delle finanze, ha aggiunto poi che le aziende per le quali lo Stato detiene partecipazioni in misura maggiore, non riceveranno sostegni.
Se necessario, i Cantoni possono decidere da sè se aumentare o diminuire i requisiti minimi per accedere agli aiuti.
Maurer ha detto poi che l’Esecutivo è disposto a esaminare di nuovo la definizione di casi di rigore e adeguare nuovamente la situazione a seconda degli sviluppi economici futuri.
Sfide future
«È necessaria una grande disciplina finanziaria», ha continuato Maurer, guardando anche ai prossimi anni e alle sfide future come la previdenza per la vecchiaia, la piazza economica.
Le nuove disposizioni sembra entrino in vigore a partire dal primo dicembre.
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