Coronavirus in Ticino

Nuove disposizioni coronavirus Svizzera

In tutta la Svizzera valgono le nuove disposizioni del coronavirus che saranno in vigore fino al 28 febbraio.

Queste prevedono che rimangano chiusi fino a tale data bar, discoteche, ristoranti, tranne le mense scolastiche e aziendali, consegna a domicilio o take away, e i ristoranti per gli ospiti degli alberghi.

Sempre per il coronavirus in Svizzera sono proibite le manifestazioni, sono permesse solo le celebrazioni religiose con al massimo 50 persone, le manifestazioni politiche, raccolta firme, partite di professionisti senza pubblico.

Le competizioni sportive sono proibite, e lo sport possono farlo solo i minori di 16 anni. Solo lo sport all’aperto è permesso ma per massimo 5 persone e senza contatto e ovviamente si deve sempre mantenere la distanza.

E’ proibito cantare, solo i cori professionisti possono farlo, o a scuola o in famiglia.

Sono vietati gli assembramenti di più di 5 persone, e vige l’obbligo della mascherina anche all’aperto. Sono esonerati dalla mascherina i bambini fino a 12 anni.

Per quanto concerne le scuole, le università hanno l’obbligo di fare lezioni solo online.

Sono chiuse tutte le infrastrutture culturali aperte al pubblico.

Telelavoro

Le aziende hanno l’obbligo di applicare il telelavoro ove sia possibile, in alternativa devono avere dei piani di protezioni sopratutto per i lavoratori a rischio.

I negozi sono aperti solo per i beni di prima necessità.

In alcuni Cantoni però ci sono regole più severe e li valgono quindi tali regole.

Nuove restrizioni covid Ticino

Per quanto riguarda il Canton Ticino, le nuove restrizioni covid in Ticino seguono quelle federali.

La pandemia di Coronavirus influisce sull’economia di molte famiglie e aziende anche in Ticino.

In questo cantone dal 1 marzo entra in vigore proprio per questo la Prestazione ponte COVID, per dare un aiuto a chi è in difficoltà e ha avuto delle perdite economiche per le limitazioni delle attività economiche e lavorative causa covid.

La richiesta è da inoltrare al proprio Comune che stabilisce l’eventuale diritto  a tale prestazione, calcolando una lacuna di reddito tra i guadagni e le spese di chi presenta la richiesta. Se tale lacuna di reddito necessita di un aiuto economico, questo verrà dato per al massimo tre volte di seguito.

 
 
 
 

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