Votazione popolare per la riforma dell’Avs

Il progetto sulla riforma del Primo pilastro

Il progetto sulla riforma del Primo pilastro detto AVS 21 andrà al voto popolare.

Le Camere federali durante la sessione invernale di dicembre 2021 hanno infatti approvato la riforma AVS.

Questa andrà al voto assieme al decreto federale sull’aumento dell’IVA.

Il popolo deve quindi esprimere due volte sullo stesso tema. La riforma entrerà in vigore solo se entrambi gli oggetti verranno accettati. Lo scopo di questo progetto è garantire il finanziamento del Primo pilastro fino al 2030. Per arrivare a questo obiettivo si prevede l’aumento a 65 anni per le donne dell’età pensionabile, tramite delle compensazioni per la generazione transitoria, e inoltre un incremento IVA.

Opinioni contrarie

Il Sindacato Travail Suisse ha opinioni contrarie ed è in disaccordo. “Gran parte del costo della riforma sarà sostenuto dalle donne attraverso l’innalzamento dell’età pensionabile da 64 a 65 anni”, afferma in una nota Travail Suisse.

“Senza contare che nessuna misura è stata presa per combattere la discriminazione salariale delle donne, che causa mancati introiti per 825 milioni di franchi all’anno per l’AVS. Una sua eliminazione porterebbe un vantaggio maggiore rispetto all’innalzamento dell’età pensionabile” sostiene ancora il sindacato.

Provvedimenti per la generazione transitoria

Il sindacato inoltre critica anche i provvedimenti decisi per quel che riguarda la generazione transitoria, ovvero supplemento di rendita o condizioni più favorevoli per chi farà il pensionamento anticipato.

Inoltre sempre secondo il sindacato, il previsto aumento IVA e l’aumento da 64 a 65 anni per l’età pensionabile delle donne non impedirà che il Primo Pilastro abbia di nuovi problemi di finanziamenti già nel 2026.

Al sindacato non piace nemmeno la possibilità di anticipare o rinviare tutta la rendita pensionistica o una parte tra i 63 e i 70 anni.

In ogni caso l’ultima parola spetta ora al popolo.

 

 

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