
Immigrazione in aumento in Svizzera
Dall’inizio del 2022 in Svizzera sono giunte più di 75’000 persone, provenienti soprattutto da Francia, Germania, Italia.
Dopo la pausa forzata di due anni a causa della pandemia, nel 2022 la circolazione è ritornata alla normalità e con essa anche il saldo migratorio positivo.
Questo è dovuto in parte anche alla ripresa economica e al basso tasso di disoccupazione della Svizzera degli ultimi vent’anni.
Ripresa dell’economia elvetica
L’economia elvetica si è ripresa bene e con essa anche l’immigrazione, che secondo l’Ufficio federale di statistica, nel primo semestre del 2022 ha registrato l’arrivo in Svizzera di 75’098 persone, con un incremento del 21% rispetto al 2021.
Il saldo migratorio è stato di (differenza tra partenze e arrivi) 37’816 persone, livello che supera quello pre pandemico.
Immigrazione per lavoro in Svizzera
Da tanti paesi molta gente viene in Svizzera per trovare lavoro, e la maggior parte delle persone proviene dai Paesi limitrofi, ovvero dalla Germania (20%), dall’Italia (16%), dalla Francia (15%), e poi da altri paesi vicini come il Portogallo (9%), la Spagna (7%), la Romania (6%).
Oltre alla gente che si trasferisce in Svizzera per lavorare, si deve poi contare quella fascia di persone che vivono nei paesi limitrofi e che lavorano in Svizzera, i cosiddetti frontalieri, che lo scorso anno sono aumentati del 6% rispetto al 2021.
La svizzera è un paese attraente dal punto di vista lavorativo
La Svizzera esercita più attrazione sulle persone migranti in Europa alla ricerca di lavoro, infatti il suo mercato del lavoro è esigente, ma offre salari più elevati degli altri paesi europei.
Il numero di migranti che sono titolari di un diploma superiore è aumentato infatti dell’8% rispetto al 2014, per cui la manodopera che proviene dall’estero è sempre più qualificata.
Dall’altro lato c’è stato invece un calo del numero di lavoratrici e lavoratori esteri con livello di formazione intermedio.