Crisi dell'occupazione in Svizzera

Crisi dell’occupazione in Svizzera

Impatto del coronavirus sull’economia

Anche per quel che riguarda l’economia e l’occupazione svizzera, la crisi dovuta all’impatto del coronavirus sull’economia ha prodotto un ribasso nel secondo trimestre di quest’anno.

Il numero delle persone occupate è infatti a 5,01 milioni, ovvero di un 1,1% in meno rispetto al primo trimestre dell’anno e di un – 0,6% in confronto allo stesso trimestre del 2019.

Disoccupazione in Ticino

Per quel che riguarda la disoccupazione in Ticino, questo cantone è quello che presenta il maggiore ribasso, che arriva a un -2,9%. Secondo l’Ufficio federale di statistica (UST) ha inciso sopratutto una riduzione dei posti di lavoro del settore terziario, che è a -3,3%, contro un +0,3% a Zurigo e Svizzera centrale.

Meno forte invece è stata la riduzione nel ramo secondario, con un -1,8%.

A livello nazionale,  l’occupazione in un anno è scesa di ben 31’000 posti, suddivisi in 5000 nell’industria e costruzioni, 26’000 per i servizi. Gli scarti sono maggiori sopratutto nel paragone con il periodo di gennaio-marzo, ovvero di un -0,5% e un -1,1%.

L’impatto di questa crisi

L’impatto di questa crisi si trova anche nei lavori indipendenti, scesi a 61’000, con una perdita di un 27% rispetto allo stesso periodo del 2019.

Per quel che riguarda invece il settore istruzione e sanità si registra un incremento rispettivamente dello +3,0% e del +1,6%.

L’UST, in base a dei sondaggi relativi alla capacità delle imprese di ampliare il proprio organico, vede prospettive in negativo, con una percentuale che è passata dal 3,4% allo 1,01%. In Ticino si arriva invece sotto 1,00 %, con una probabile ulteriore contrazione nel prossimo trimestre.

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