Conferenza Onu sull'acqua

Conferenza Onu sull’acqua

La conferenza mondiale delle Nazioni Unite sull’acqua

Dal 22 al 24 marzo si è svolta a New York la conferenza mondiale delle Nazioni Unite sull’acqua. Questo evento ha fatto in modo di focalizzare l’attenzione sui problemi dell’acqua anche a livello politico.

Purtroppo infatti l’uso indiscriminato delle risorse naturali da parte dell’uomo sta mettendo a rischio anche approvvigionamento di acqua potabile.

La carenza di acqua poi sta aumentando, con il rischio di provocare una crisi globale.

Il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres ha affermato che il mondo sta “ciecamente camminando su una strada pericolosa con l’insostenibile uso di acqua, l’inquinamento e il surriscaldamento climatico che stanno drenando la linfa vitale dell’umanità”.

Obiettivo di sviluppo sostenibile (OSS) Agenda 2030

Si è arrivati a elaborare un’agenda che dovrebbe spingere i vari stati a velocizzare il raggiungimento dell’Obiettivo di sviluppo sostenibile (OSS) n.6 dell’Agenda 2030 che verte sulla disponibilità e gestione sostenibile dell’acqua e dei servizi igienici per tutti.

Cinque di questi impegni dell’agenda sono stati assunti dalla Svizzera che da più di 50 anni è attiva nel settore dell’acqua, tema globale della DSC.

Nello specifico ha preso come impegno l’iniziativa Blue Peace, che unisce alla gestione dell’acqua la cooperazione allo sviluppo, e il sostegno al Fondo delle Nazioni Unite riguardo igiene e servizi sanitari nonché sostegno all’UNESCO per la gestione efficace e condivisa delle acque transfrontaliere anche come segno di pace e cooperazione.

La Svizzera condivide infatti sei fiumi e quattro laghi con i Paesi limitrofi , e ha co-presieduto col Senegal il quarto dei cinque dialoghi su questo argomento di vitale importanza, per rendere l’acqua strumento di pace e collaborazione.

Consiglio di sicurezza dell’ONU

Il Consiglio di sicurezza dell’Onu ha indetto una riunione sul tema dell’acqua, indetta e co-presieduta dalla Svizzera e dal Mozambico.

In questa riunione si è affrontato il tema delle infrastrutture e dei servizi idrici essenziali per i civili in conflitti armati.

Christian Frutiger, delegato della commissione svizzera, ha ribadito che il diritto internazionale umanitario e le risoluzioni prese dal Consiglio di sicurezza in tema devono essere imperativamente rispettate «ovunque e senza eccezioni».

Una delle quattro priorità che la Svizzera si è presa in questo Consiglio delle Nazioni Unite nel suo mandato biennale (2023-2024) è proprio la protezione della popolazione civile.

 

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