Ticino e frontiere con l’Italia
Roma ha fissato per il 3 giugno la riapertura delle frontiere con l’estero.
La Svizzera però non si è ancora espressa su tale punto, di riapertura delle frontiere con l’Italia in Ticino.
Giorgio Merlani, medico cantonale, ha spiegato che: «I movimenti di persone rischiano di favorire i contatti personali. Tra Svizzera e Italia la situazione epidemiologica è diversa, le province di confine hanno una situazione simile alla nostra di aprile. È chiaro che gli incontri possono essere motivo di contagio».
Ticino coinvolto nelle decisioni di Berna
Dal canto suo Norman Gobbi, il presidente del Consiglio di Stato, ha invece chiesto che il Ticino venga coinvolto nelle decisioni di Berna.
Ha infatti affermato che «durante l’incontro con la Deputazione ticinese alle Camere federali è stato chiesto di essere coinvolti riguardo la riapertura delle frontiere con l’Italia. Il 3 giugno è una data unilaterale, non concordata con la Svizzera e i partner europei. I partner europei hanno sancito come data il 15 giugno. Abbiamo segnalato le nostre preoccupazioni. Milano ad esempio ha vissuto un lockdown più stretto rispetto al Ticino, una grande metropoli deve essere monitorata i maniera attenta, come è avvenuto a New York. Avremo aggiornamenti con l’Autorità federale settimana prossima».
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