Apertura di alcuni valichi doganali in Ticino

Apertura di alcuni valichi doganali in Ticino

Chiusura delle dogane

L’epidemia di coronavirus ha portato a una chiusura delle dogane quasi totale, infatti solo alcuni valichi erano rimasti aperti per le situazioni di emergenza o per consentire il passaggio dei lavoratori frontalieri in quelle attività indispensabili.

Il prossimo lunedì 11 maggio verrà riaperto anche qualche valico doganale tra Svizzera e Italia anche se piano piano si vuole ritornare alla normalità

Questo è ciò che ha affermato l’ambasciatrice della Confederazione elvetica a Roma in Italia, Rita Adam, riguardo l’attuazione dell’accordo di Schengen.

«Siamo di fronte alla sfida di trovare un buon equilibrio tra la salvaguardia della salute e la ripresa dell’economia riducendo al minimo i disagi», ha detto poi Adam, precisando comunque che la tutela della salute resta la cosa principale.

Dogane in Ticino

A partire dal lunedì 4 quando si è attuata una parziale riapertura di varie attività nella Confederazione – c’è stato un incremento del traffico di frontiera del 10%.

Per rendere il traffico il più scorrevole l’Amministrazione federale delle dogane dal 4 maggio ha riaperto alcuni valichi delle dogane in Ticino, come Ponte Cremenaga, Brusino e Ligornetto e ad oggi ci sono 11 valichi aperti.

Dall’11 maggio si apriranno altri valichi, sempre controllando la situazione epidemiologica, come ha sottolineato l’ambasciatrice.

Sempre l’ambasciatrice ha affermato che gli oltre 67’000 lavoratori frontalieri «costituiscono un’importante risorsa per l’economia ticinese e svizzera in generale», e questo vale anche per le province italiane sul confine.

Controlli alla dogana svizzera

Da subito, vista la stretta interconnessione tra Ticino e Lombardia, si sono discusse le conseguenze riguardo le misure di contenimento adottate da Italia e Svizzera per affrontare la pandemia e i vari controlli da effettuare alla dogana svizzera.

La Svizzera e in particolare il Ticino sono stati toccati dal coronavirus, come ha detto Adam alle autorità italiane. «Siamo ben coscienti della delicatezza della situazione», ma la «linfa vitale delle relazioni transfrontaliere non è mai stata interrotta durante questa crisi», ha continuato.

 

 

 

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