Nuovi orari di apertura negozi in Ticino

In Ticino pareri contrastanti riguardo i nuovi orari di apertura dei negozi

Ricorso dell’Unia contro la legge sui nuovi orari di apertura dei negozi

La sezione del sindacato UNIA del Ticino ha fatto ricorso al Tribunale federale perchè contraria alla nuova legge in vigore a livello cantonale per quanto riguarda i nuovi orari di apertura dei negozi in Ticino.
I giovani del PLR tuttavia ritengono che avere aggiunto trenta minuti all’apertura serale siano “compromesso ragionevole”, invece il sindacato “non si dimostra disposto ad abbracciare il modello di successo svizzero”.

Variati gli orari di apertura dei negozi

Come sappiamo dal 1° gennaio 2020 sono variati in Ticino gli orari di apertura dei negozi, i quali possono restare aperti fino a mezz’ora in più. Ma questo ricorso ha avviato nuove incertezze.

“Al termine di una lunghissima procedura, dal 1° gennaio 2020 i negozi possono finalmente restare aperti mezz’ora più a lungo” dicono i giovani di PLR. “Un’estensione minima che è già in vigore ma non è ancora certa, nonostante l’approvazione da parte delle autorità federali (SECO) nel dicembre 2019. Il ricorso ha infatti aperto una nuova fase di incertezza, e per fortuna non ha avuto effetto sospensivo sull’apertura prolungata. Il nostro Cantone non può irrigidirsi di fronte ad una minima estensione degli orari di apertura: lo sa benissimo lo stesso sindacato, che con furbizia ha rinunciato a lanciare un referendum per timore di esporsi a un fiasco clamoroso”.

Giovani PLR contro il ricorso

I giovani di PLR sono contro il ricorso e auspicano “meno rigidità e meno no ideologici”, date le difficoltà del Cantone che subisce come gli altri paesi la concorrenza delle vendite online. “Sempre più persone fanno acquisti su internet o all’estero. Orari di apertura più lunghi sono una fra le possibili risposte a questo nuovo contesto difficilissimo, in particolare per un Cantone turistico e di frontiera come il nostro”. “Questa estensione significa anche preservare posti di lavoro e crearne di nuovi, e l’accresciuta flessibilità è interessante anche per molti dipendenti. L’estensione, infine, non è imposta a nessuno: piccoli e grandi commercianti possono scegliere se tenere aperto più a lungo – non dimentichiamo mai che stiamo parlando di 30 minuti in più al giorno e 90 minuti in più al sabato, con alcune eccezionali aperture generalizzate fino alle 22.30”.

I giovani PLR hanno poi fatto un confronto con il resto della Svizzera. “In alcuni Cantoni della Svizzera centrale i negozi sono aperti da anni da molto più tempo; ad Argovia, Svitto, Obvaldo e Nidvaldo non ci sono addirittura più leggi sugli orari di apertura e chiusura dei negozi. Mantenere regole rigide significa di fatto incitare la popolazione a fare shopping oltre confine oppure oltre Gottardo, incoraggiando il «turismo dello shopping» e l’inquinamento che ne deriva”.

 

 

 

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