Restrizioni in Svizzera Covid
Domani, venerdì 1 aprile 2022, sarà il primo giorno di ritorno alla normalità dopo due anni di pandemia in molti paesi europei, tra cui Italia e Svizzera.
La Svizzera vedrà revocare infatti tutte le restrizioni per il contenimento del Covid-19 che erano ancora in vigore.
A partire da domani quindi via le restrizioni in Svizzera; non sarà più obbligatorio l’isolamento per chi è positivo.
Cade anche l’obbligo di portare una mascherina di protezione nei trasporti pubblici e strutture sanitarie.
Erano questi gli ultimi provvedimenti ancora in vigore in Svizzera per via della situazione particolare a causa del Covid-19.
Berna ha anche deciso di disattivare per il momento l’app SwissCovid.
“Grazie all’elevato tasso di immunizzazione della popolazione – ha scritto in una nota il Consiglio federale – nelle ultime settimane non si è registrato un significativo aumento dei pazienti Covid-19 ricoverati nei reparti di terapia intensiva, nonostante un nuovo temporaneo aumento dei contagi. È quindi poco probabile che nei prossimi mesi la salute pubblica corra gravi rischi. Non è tuttavia possibile prevedere con certezza come evolverà la pandemia. Con ogni probabilità, il virus SARS-CoV-2 non sparirà, ma tenderà ad endemizzarsi. Bisogna dunque attendersi nuove ondate stagionali anche in futuro”.
Piano per l’autunno
Il Consiglio federale sta preparando in ogni caso un piano di transizione per il prossimo autunno-inverno, compreso in una una fase che durerà fino alla primavera del 2023.
Sarà in consultazione entro il prossimo 22 aprile.
Questo per prepararsi a diversi scenari pandemici, dividendo le competenze tra Confederazione e Cantoni e dando anche maggiori responsabilità a questi.
La consultazione infatti, a seconda dello scenario, vede una diversa suddivisione di compiti tra Cantoni e Confederazione.
Gli scenari che per ora sono ipotizzati sono uno più positivo, che vedrebbe una ulteriore riduzione della pandemia, uno medio, che è quello che viene ritenuto il più probabile, con un aumento dei casi, e di conseguenza una accresciuta pressione sul sistema sanitario e una ulteriore vaccinazione di richiamo per gli anziani o chi è a rischio, infine uno più negativo, che prevede una nuova variante e una nuova dose di richiamo per tutti.
I Cantoni se necessario potranno aumentare i dispositivi, ora ridotti, sia per i test che per le vaccinazioni. I Cantoni dovranno garantire anche una sufficiente capacità ospedaliera, mentre la Confederazione assicurerà il finanziamento per i farmaci anti-Covid. Si dovrà anche continuare il tracciamento dei contatti e la sorveglianza, la notifica degli ospedali.
Le strutture dovranno quindi essere mantenute nella misura in cui permetteranno a Cantoni e Confederazione di reagire in maniera rapida a eventuali nuovi sviluppi.
Con il ritorno alla normalità, i compiti di gestione della pandemia torneranno ad essere di competenza dei Cantoni, il che è previsto dalla legge sulle epidemie.
Restrizioni per entrare in Svizzera
Per entrare in Svizzera oggi non ci sono restrizioni; bisognerà poi attendere l’autunno per vedere se sarà necessario reintrodurle o meno.
In caso di nuove ondate pandemiche infatti, ci si può attendere nuovi sviluppi in base ai tre scenari citati qui sopra.
Per ora in ogni caso sembra che il virus si stia endemizzando e che per il momento le restrizioni non siano più necessarie, nemmeno per i viaggi e gli spostamenti.