Viaggiare con prudenza
Questa estate la gente ha voglia di riassaporare la libertà e molti desiderano viaggiare.
Tuttavia il corona virus non è ancora scomparso, e ci sono diversi nuovi contagi che arrivano anche dall’estero. «Circa il dieci percento è importato» ha detto Patrick Mathys, dell’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP), sottolineando che questo numero «va preso sul serio».
Da qui è stato imposto l’obbligo di quarantena, quindi delle nuove restrizioni anche in Svizzera, a partire dallo scorso 6 luglio, per chi arriva o per chi rientra da alcuni paesi a rischio.
Lista dei paesi a rischio
L’UFSP ha aggiornato anche oggi la lista dei paesi a rischio, che sarà valida da domani, 23 luglio.
Sono escluse stavolta la Bielorussia e la Svezia e sono stati aggiungi quindici paesi. L’elenco ora ne comprende 42.
Ecco l’elenco aggiornato a partire dal 23 luglio:
Arabia Saudita
Argentina
Armenia
Azerbaigian
Bahrein
Bolivia
Bosnia e Erzegovina
Brasile
Capo Verde
Cile
Colombia
Costa Rica
Ecuador
El Salvador
Emirati arabi uniti
Eswatini (Swasiland)
Guatemala
Honduras
Iraq
Isole Turks e Caicos
Israele
Kazakistan
Kirghizistan
Kosovo
Kuwait
Lussemburgo
Macedonia del Nord
Maldive
Messico
Moldavia
Montenegro
Oman
Panama
Perù
Qatar
Repubblica Dominicana
Russia
Serbia
Stati Uniti d’America (anche Porto Rico e Isole Vergini americane)
Sudafrica
Suriname
Territorio palestinese occupato
Obbligo della quarantena
Per coloro che avessero nel frattempo soggiornato in uno di tali paesi, vige l’obbligo della quarantena di dieci giorni e devono avvisare le autorità cantonali.
Sul sito dell’UFSP è scritto «non si tratta soltanto di una raccomandazione».
In Ticino erano 166 ieri le persone in quarantena che provenivano da paesi a rischio, e soprattutto provenienti da Serbia e Macedonia.
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