Niente aumenti delle imposte per arginare i debiti contratti durante la pandemia di coronavirus
Come promesso, il Consiglio Federale non applicherà aumenti delle imposte per arginare i debiti contratti durante la pandemia di coronavirus.
Le maggiori uscite avute saranno compensate con le eccedenze future di finanziamento, e quindi niente tasse in più per i cittadini.
Questo sarà possibile anche grazie alle distribuzioni ulteriori della Banca nazionale svizzera (BNS).
In questo modo il disavanzo attuale verrà compensato entro 11-13 anni da ora, ovvero entro il 2035.
Strategia per ridurre l’indebitamento
Il Governo ha attuato infatti una strategia per ridurre l’indebitamento del paese, indebitamento creatosi per le restrizioni da covid che hanno posto un grande freno a molti settori dell’economia svizzera in questo ultimo biennio.
Il principio del freno alle spese stabilisce che questo indebitamento va compensato entro 6 anni.
Alla fine dell’anno i debiti straordinari sono arrivati all’importo di 25-30 miliardi di franchi. Nel bilancio straordinario federale viene inserito come conto di ammortamento.
Questo per non frenare la ripresa che sta già iniziando lentamente.
Il debito va ridotto senza aumentare le imposte o inserire programmi di risparmio, per non compromettere la ripresa economica e garantire anche una stabile politica finanziaria.
Per ridurre il disavanzo verrà utilizzata la quota della distribuzione supplementare della BNS.
Mantenere una forte politica finanziaria
E’ fondamentale infatti per l’economia del paese mantenere una forte politica finanziaria, che si può attuare con un bilancio solido, perchè si possa accrescere la competitività delle aziende in Svizzera.
Secondariamente, la buona situazione politica e finanziaria che c’era prima della pandemia va ripristinata, in questo modo si possono affrontare meglio eventuali sfide o crisi future.