Le strutture alberghiere in ticino si stanno preparando per una possibile riapertura

Le strutture alberghiere in Ticino si stanno preparando per una possibile riapertura

Hotel in Svizzera

Dopo il blocco per l’emergenza coronavirus che ha bloccato moltissime attività economiche, adesso anche le strutture alberghiere si preparano per una prossima possibile apertura.

«La nuova finestra di crisi durerà fino al 3 di maggio – dice il presidente di hotelleriesuisse, Lorenzo Pianezzi -. Poi ci allineeremo agli altri cantoni, dove gli alberghi non hanno mai chiuso».

Dai primi di maggio probabilmente anche in Ticino, come gli altri hotel in Svizzera, gli alberghi potranno riaprire, in maniera graduale, ai clienti.

Dormire in Ticino

Se quindi qualche turista si ferma a dormire in Ticino, le strutture alberghiere saranno pronte ad ospitarlo al meglio, sempre nei limiti delle possibili misure di sicurezza imposte in questo periodo particolare.

Resteranno infatti come da disposizioni, delle ,limitazioni per contrastare il coronavirus: «I servizi di colazione, bar e ristorante saranno aperti unicamente per i clienti degli alberghi stessi – dice Pianezzi -. Chi soggiorna in albergo potrà usufruirne. Non sarà invece possibile uno scambio di clienti tra gli alberghi. Nemmeno per bere un caffè».

Il presidente, inoltre, spera in una prossima apertura di ristoranti e bar esterni agli hotel: «Anche perché aprire, ma non poter offrire ai nostri clienti un posto per bere qualcosa in una piazza qualsiasi diventa difficile».

L’associazione di categoria Gastro Ticino aveva già presentato ai comuni, nei giorni scorsi, una richiesta per potere avere degli aiuti per la riapertura.

Un inizio un po’ limitato, «Ma faremo di tutto per accogliere i clienti anche in questa prima settimana senza ristoranti. Attendiamo mercoledì, quando il Consiglio federale potrebbe dare “luce verde” anche alla ristorazione e i bar. E lo stesso per gli attrattori turistici, dai battelli alle strutture di risalita di montagna, che sono altrettanto importanti».

Pianezzi spiega come sarà quindi accolto il cliente: «Non potremo andargli incontro porgendogli la mano. Vi sarà un divisorio in plexiglass che lo separerà dalla reception. Gli si consegnerà una lettera di benvenuto nella quale si spiega che il soggiorno in Ticino è qualcosa di estremamente sicuro, ma che includerà i regolamenti ai quali dovrà attenersi. Ad esempio non sarà possibile avere un buffet per la prima colazione. Questa verrà servita al tavolo e probabilmente vi si accederà a turni. Se una sala poteva ospitare fino a 100 persone, oggi ne può ospitare 50. E lo stesso varrà per i ristoranti».

Nessun problema al check-out: «La camera verrà pulita, igienizzata e sarà vendibile anche per il medesimo giorno. Deve restare chiusa per un tempo di almeno 48 ore solo nel caso si verifichi un caso di Covid-19».

 

 

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