nuove restrizioni in Svizzera

Iniziativa per un immigrazione moderata

Votazione popolare a iniziativa dell’Udc

Il partito Udc aveva proposto a inizio d’anno l’iniziativa per una immigrazione moderata.

Ora, dopo il fermo causa pandemia di coronavirus, la campagna contro l’iniziativa UDC è partita da parte del governo. Infatti al Parlamento elvetico sono contrari tutti i partiti, tranne l’UDC.

La votazione popolare riguardo tale iniziativa è ad oggi prevista per il 27 settembre.

«È in gioco l’approccio bilaterale tra la Svizzera e l’Unione europea», ha sottolineato la ministra Karin Keller-Sutter, ricordando che l’accordo sulla libera circolazione delle persone è legato ad altre intese tra Berna e Bruxelles.

«L’economia svizzera è in buona salute grazie alla via bilaterale», ha detto, e ora, dopo la crisi da coronavirus, «l’obiettivo comune è rilanciarla. Le aziende hanno bisogno di stabilità, non di esperimenti rischiosi». «Il Consiglio federale vuole limitare l’immigrazione allo stretto indispensabile e già oggi promuove e sostiene il potenziale di forza lavoro presente in Svizzera con tutta una serie di misure», ha anche ricordato.

Anche i sindacati sono contrari

I sindacati sono contrari e dal canto loro ritengono che questa iniziativa sia solo finalizzata ad abolire misure di accompagnamento.

«Il suo vero scopo non è quello di limitare l’immigrazione: si tratta di deregolamentare il mercato del lavoro e mettere sotto pressione i salari», ha affermato il consigliere nazionale Pierre-Yves Maillard (del PS/VD), che è anche presidente dell’Unione sindacale svizzera (USS).

 

 

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