Iniziativa per un immigrazione moderata
Il partito dell’UDC ha dato il via all’iniziativa popolare”Per un’immigrazione moderata (Iniziativa per la limitazione)” per la quale si andrà al voto il prossimo 17 maggio.
Con questa iniziativa vuole chiedere al Consiglio federale di limitare l’accordo della libera circolazione (ALC) se non è possibile abrogarlo, sempre però di comune intesa con l’Ue.
Questa iniziativa però non trova il consenso nè della Confederazione nè dei Cantoni, dato che pensano che l’abbandono degli accordi Bilaterali I “mette in gioco il benessere del Paese” come ha affermato la consigliera federale Karin Keller-Sutter.
C’è da chiarire però che gli accordi bilaterali I, stipulati nel 1999, sono 7 accordi, tra cui quello sulla libera circolazione, che per l’UDC sono discriminatori e svantaggiosi per la Svizzera. I rimanenti 120 accordi non sono minacciati, come non lo è la via bilaterale.
La Svizzera resterà dunque nello Spazio Schengen, dato che se da parte dell’UE non ci sarà una soluzione condivisa, si procederà alla denuncia dell’accordo della libera circolazione, mentre i bilaterali II non verrebbero nemmeno presi in considerazione.
L’accordo di Schengen non è minacciato
Quello che molti temono è che l’Accordo e Convenzione di Schengen saranno minacciati, invece questi non rientrano nei bilaterali I.
Essi sono costituiti in pratica da norme e disposizioni per favorire la libera circolazione di tutti i cittadini nello Spazio Schengen, stipulate tra diversi paesi europei, e regolano i rapporti e i passaggi alle frontiere tra gli Stati firmatari.
Oltre ai paesi Ue anche paesi non membri Ue come Svizzera e Liechtenstein, Islanda e Norvegia, dal 1996 fanno parte dello spazio Schengen.
Timori della Confederazione
I timori della Confederazione sono che se al voto si dovesse accettare tale iniziativa, venga meno la via bilaterale e la Svizzera perda la sua posizione attuale in Europa, ottenuta con l’Ue attraverso trattati misurati sulle sue necessità, e dai quali trae molti vantaggi anche commerciali, con il rischio poi di trovarsi senza nessun tipo di accordo.