Voto elettronico, prima sperimentazione in Svizzera

Al via il voto elettronico in Svizzera

La Svizzera, dopo averlo sospeso nel 2019, ha riproposto il voto elettronico.

Questa autorizzazione speciale data dal Consiglio federale è valida fino al 2025, al momento della votazione federale del 18 maggio.

Questo sistema quindi potrà essere utilizzato in occasione delle elezioni federali di ottobre.

Al test partecipano tre Cantoni, ovvero Basilea Città, San Gallo e Turgovia.

Primo esperimento

Il primo esperimento di tale sistema di voto elettronico sarà testato durante la votazione federale del 18 giugno.

Questo sistema di voto  è stato sviluppato dalla Posta Svizzera e dalla Cancelleria federale. Rispetto a quello provato in precedenza, è stato realizzato un programma di incentivazione della ricerca di errori informatici e un test pubblico di intrusione.

Infatti come ha affermato il cancelliere della Confederazione Walter Thurnherr, il Consiglio federale “è giunto alla conclusione che il sistema e le sue modalità d’esercizio sono stati migliorati al punto da renderne possibile l’impiego nell’ambito ristretto contemplato dalle autorizzazioni”.

Da chi saranno utilizzati i test

Questi nuovi test saranno utilizzati dagli svizzeri e dalle svizzere che vivono all’estero, e registrati nei tre cantoni summenzionati. A Basilea Città e a San Gallo anche un certo numero limitato di cittadini residenti però ne potranno usufruire.

Il test riguarderà circa 65’000 elettori ed elettrici, ovvero l’1,2% di tutto il corpo elettorale. “Potremo controllare questo canale meglio di altri”, ha detto Walter Thurnherr.

I tre cantoni che per primi effettueranno tali test avranno adesso a disposizione un sistema del tutto verificabile.

Il Consiglio federale lo considera una “misura importante per garantire la sicurezza”, perché si possono facilmente individuare manipolazioni tramite codici di prova e speciali verifiche matematiche e saranno continuamente monitorati da esperti.

Dal successo o meno di tali test dipenderà il futuro del voto elettronico. “La speranza è che questi test siano gestiti bene. A quel punto, potremo estenderli ulteriormente”, ha affermato il cancelliere della Confederazione.

Gli Svizzeri all’estero puntano sul voto elettronico

Il voto elettronico è ciò su cui puntano maggiormente gli svizzeri all’estero. Infatti senza il voto elettronico, al momento per chi vive all’estero risulta difficile esercitare i propri diritti politici nel modo corretto. Votare per corrispondenza è più complicato e il materiale spesso giunge in ritardo.

Proprio per questo nel 2019 l’Organizzazione degli svizzeri all’estero (OSE) aveva visto come una “debacle” l’abbandono del voto elettronico.

“Le aspettative della Quinta Svizzera sono molto alte da quando, quattro anni fa, la sperimentazione è stata completamente interrotta”, ha detto Ariane Rustichelli, che ha osservato un calo degli svizzeri all’estero partecipanti agli scrutini federali. “Il 18 giugno sarà un appuntamento da non perdere. Una nuova battuta d’arresto sarebbe un duro colpo per la fiducia in questo canale di voto”.

Lascia una risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *