Notizie di economia e finanza
Il franco svizzero è una moneta forte, da sempre legata ad una economia stabile qual è quella della Svizzera.
Inoltre in questo paese anche a livello sociale e politico c’è stabilità da anni, quindi qui si vive bene, c’è un’alta qualità della vita, e si possono anche fare investimenti a lungo periodo.
Ecco perchè la Svizzera attira da sempre investitori anche dall’estero.
Inoltre adesso con la pandemia di coronavirus in Svizzera c’è stata una contrazione economica meno accentuata che negli altri paesi del continente europeo.
Dalle ultime notizie di economia e finanza, e anche come news del Ticino, per il 2021 gli economisti prevedono una crescita del 2.8 per cento, tuttavia non si ritornerà subito ai livelli pre crisi.
Aumenterà leggermente la disoccupazione, arrivando ad un 3.5 per cento. Per le sue caratteristiche storiche e sociali di stabilità, la Svizzera dovrebbe quindi tutto sommato superare bene la crisi attuale, anche grazie ai crediti Covid -19 alle aziende e ai lavoratori indipendenti, e alle indennità di lavoro ridotto per i dipendenti.
Per il 2020 tuttavia la Banca nazionale svizzera ha comprato valute estere per 110 miliardi di franchi, rispetto ai 13 miliardi del 2019. Questo, assieme al tasso d’interesse negativo a -0,75% dal 22 gennaio 2015, sono modalità che attua la Bns per contrastare il fenomeno dell’apprezzamento del franco, che porterebbe a una svalutazione sul mercato monetario e anche una instabilità dei prezzi al consumo.
Previsioni per il Canton Ticino
Per quanto riguarda il Canton Ticino, secondo le news e le previsioni riguardo la crisi dovuta al coronavirus, ad un anno dallo scoppio della pandemia, si sono attenuati i rischi economici, ma siamo lontani dall’avere superato la crisi.
La Confederazione, per aiutare aziende e lavoratori, ha stanziato circa 75 miliardi di franchi. In Ticino la quota di crediti Covid è stata di 1,3 miliardi di franchi.
Indubbiamente senza questa cooperazione tra Stato e banche non si sarebbero potuti erogare così rapidamente gli aiuti alle imprese in difficoltà. Di certo questo ha fatto si che in Svizzera e in Ticino non ci fossero strascichi troppo gravi di questa crisi. Si sono anche salvati molti posti di lavoro grazie alle indennità di lavoro ridotto.
Si confermano però in Ticino preoccupazioni nel settore industriale anche se nel secondo trimestre potrebbe ritornare una situazione più positiva riguardo le esportazioni, rimane invece incertezza per il mercato interno.
Prospettive per i diversi settori
Vi sono diverse prospettive per i diversi settori dell’economia.
I settori che vedono buone prospettive sono quello dei servizi (sopratutto sanitari e alla persona), edilizia e artigianato, che non hanno mai smesso di lavorare, e credono in una normalizzazione entro fine marzo.
Invece le prospettive cambiano per il settore della ristorazione, bar, negozi e il consumo interno, settori che sono in calo.
In aiuto a questi settori arrivano ad esempio i crediti a fondo perso per i casi di rigore. C’è da dire però che dalle fideiussioni resta escluso chi non ha una riduzione della cifra d’affari superiore al 40%. I casi di rigore poi devono essere ampliati a tutti i settori.