Telelavoro permanente

Telelavoro permanente

Lavoro agile e telelavoro

Da qualche tempo in qua, ovvero dal periodo del lockdown dovuto al coronavirus, in molte aziende si è sperimentato il telelavoro, con ottimi risultati.

Infatti anche dopo la riapertura, molte aziende e uffici hanno mantenuto questa modalità di lavoro a distanza, magari alternato a giorni di lavoro in presenza. Una fra tutte è ad esempio l’azienda farmaceutica Novartis di Basilea, che offre ai dipendenti la possibilità di mantenere il telelavoro anche dopo il termine del lockdown.

Si parla quindi di lavoro agile e telelavoro, ma non sono propriamente la medesima cosa.

Organizzazione del telelavoro

Il Telelavoro è un lavoro che si svolge a distanza rispetto al luogo dove si trova la sede centrale: è nato per la prima volta negli anni ’70 grazie al diffondersi delle tecnologie informatiche.

C’è una organizzazione alla base del telelavoro, questo infatti deve seguire norme precise come per il lavoro in presenza, ad esempio il datore di lavoro deve effettuare ispezioni per verificare la regolarità dello svolgimento del lavoro, che ci sia uno spazio adeguato per lavorare in sicurezza per il dipendente e anche per le apparecchiature utilizzate.

Il riposo inoltre è obbligatorio per 11 ore consecutive, e questo ogni 24 ore e ci si deve astenere dal lavoro dalla mezzanotte alle 5.

Lo smart working o lavoro agile letteralmente, deriva dal telelavoro, ma grazie alle nuove tecnologie informatiche non è obbligatorio avere una sede fissa dove lavorare, si può lavorare in ogni luogo dove si possa portare computer o smartphone e ci sia la connessione wi fi.

Il trattamento economico è lo stesso di coloro che lavorano in presenza, e vale l’obbligo di rispettare le normative per rischio infortuni e malattie professionali.

Benefici del telelavoro

I benefici del telelavoro sono evidenti, infatti il dipendente si risparmia per prima cosa il tragitto da casa al lavoro, con meno stress quotidiano.

Inoltre può gestire il lavoro in parte in base alle proprie esigenze, e questo influisce anche sulla produttività aziendale. E’ infatti dimostrato che i telelavoratori sono più produttivi e lavorano più ore rispetto a coloro che rimangono in ufficio.

Inoltre in questo modo anche le donne con figli, o magari le persone con disabilità, e altre categorie di lavoratori che possono avere maggiori difficoltà a gestire lavoro e casa, possono lavorare più agevolmente. Gli orari sono più flessibili e danno la possibilità ai lavoratori di gestire meglio impegni familiari e pianificare appuntamenti senza perdere una giornata di lavoro.

Le aziende per contro hanno molti benefici economici da questo infatti il telelavoro riduce il ricambio di personale, e quindi fa risparmiare migliaia su formazione e assunzione di nuovi dipendenti.

Riduce anche l’assenteismo di circa il 63%.

Il telelavoro inoltre permette ai datori di lavoro di risparmiare energia, beni immobili e costi di affitto, oltre al tempo da perdere in riunioni.

Le teleconferenze infatti sono maggiormente focalizzate e pianificate.

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