Rischio di crisi energetica anche in Svizzera?

Anche in Svizzera c’è il rischio di crisi energetica per il prossimo inverno

In questo periodo in cui si parla molto di crisi energetica per il prossimo inverno , anche uno dei paesi tra i più ricchi al mondo, la Svizzera, potrebbe avere penuria di elettricità e gas.

Infatti è un paese che dipende fortemente dall’estero per il suo fabbisogno energetico.

La produzione interna del paese per quanto riguarda l’elettricità assicura circa il 25% del suo fabbisogno energetico totale. Il 75% rimanente viene importato sotto forma di petrolio greggio, derivati del petrolio, gas e carbone.

E’ vero che produce più della metà dell’energia elettrica dalle sue centrali idroelettriche, e il resto viene prodotto da quattro centrali nucleari, da impianti termici convenzionali (3,6%) e da fonti rinnovabili.

Produce più di quanto consuma nei mesi estivi ma in inverno c’è un calo di produzione idroelettrica, e deve importare elettricità dai Paesi vicini, soprattutto da Francia e Germania.

Penuria di energia elettrica in inverno

Per quanto concerne l’elettricità, la Svizzera, in seguito al fallimento di un accordo quadro con Bruxelles, poiché non fa parte dell’Ue, potrebbe rimanere senza se nell’UE questa dovesse iniziare a scarseggiare.

Quindi per la Svizzera l’eventualità di una penuria di energia elettrica in inverno non è una novità di quest’anno.

Quest’anno però il rischio è accentuato dall’aumento dei prezzi dell’energia, dalla siccità e dall’arresto forzato di circa metà dei reattori nucleari in Francia da cui proviene l’energia anche per la Svizzera in inverno.

Inoltre quest’anno c’è anche stata una siccità senza precedenti negli ultimi anni, con fiumi a livelli bassi, poche piogge e assenza di nevicate in montagna, e le riserve idriche si sono notevolmente ridotte in numerosi bacini idroelettrici.

Calo delle forniture di gas all’Europa

La Svizzera per quanto riguarda il gas dipende invece totalmente dalle importazioni. Con il gas copre il 15% del consumo di energia e circa la metà di questo proviene dalla Russia.

Il metano viene utilizzato soprattutto per produrre calore in inverno, dove riscalda ca un’abitazione su cinque.

Per finire, le sanzioni europee alla Russia hanno prodotto un calo delle forniture di gas all’Europa, e questo potrebbe avere delle ripercussioni anche per l’elettricità in Svizzera, che viene prodotta dalle centrali a gas di altri paesi, dato che i paesi dai quali essa si approvvigiona potrebbero limitare le loro esportazioni per tenere l’energia per il loro fabbisogno interno.

 

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