Previdenza per la vecchiaia in Svizzera
L’AVS ovvero la previdenza per la vecchiaia in Svizzera, ha subito una modifica con la riforma AVS 21 adottata dal Parlamento lo scorso 17 dicembre.
Questo per assicurare il suo equilibrio finanziario e mantenere le sue prestazioni a un buon livello. Come per ogni altra legge approvata dal parlamento, in Svizzera anche il popolo può esprimersi tramite un referendum. Il termine per tale referendum è fissato al 7 aprile 2022.
Principali misure della riforma
Ecco le linee guida delle principali misure della riforma:
si punta ad una armonizzazione dell’età di pensionamento per uomini e donne a 65 anni con un graduale aumento dell’età di riferimento per quanto riguarda le donne (di tre mesi all’anno)
si prevedono delle misure di compensazione per le donne, ovvero una transizione di 9 anni fino all’età di riferimento della pensione, un supplemento per le donne appartenenti alla generazione di transizione che non anticipano la riscossione della loro rendita di vecchiaia, che è variabile a seconda dell’anno di nascita e del reddito;
per le donne della generazione di transizione si pensa ad aliquote di riduzione scaglionate in funzione del reddito e la possibilità di riscuotere la loro rendita tra 62 e 70 anni
si vuole raggiungere una flessibilizzazione nella riscossione della pensione, ovvero la possibilità di riscuoterla tra i 63 e i 70 anni per uomini e donne e passare in modo graduale dalla vita lavorativa al pensionamento anticipando o anche rinviando solo una parte di tale rendita
si vogliono mettere degli incentivi per il proseguimento dell’attività lavorativa dopo i 65 anni, con la possibilità di versare i contributi se si hanno stipendi modesti dopo l’età di riferimento
ci sarà il computo dei contributi AVS che vengono versati dopo i 65 anni per calcolare la rendita
mediante IVA ci sarà un finanziamento supplementare con un innalzamento graduale dell’IVA di 0,4 punti nel tempo.
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