cittadinanza ticinese

Approvata modifica della Legge sulla cittadinanza ticinese

Legge sulla cittadinanza ticinese

Il 21 gennaio 2019 il deputato leghista Nicholas Marioli aveva presentato un’iniziativa parlamentare generica che chiedeva di inserire il criterio di rimborso per le prestazioni assistenziali che sono state percepite negli ultimi dieci anni per la Legge sulla cittadinanza ticinese e attinenza comunale.

Il Gran Consiglio in Ticino l’ha approvata con 38 si, 32 no e 3 astenuti.
I deputati per la maggior parte hanno accolto la decisione della Commissione giustizia e diritti con relatore Giorgio Galusero (PLR), per la quale «un periodo di tre anni – quanto previsto oggi in Ticino – è insufficiente per valutare l’idoneità di una persona che richiede la naturalizzazione».

Discussioni in aula

In aula ci sono state accese discussioni. Il socialista Carlo Lepori ha detto di essere «sconcertato e indignato» da «queste proposte declamatorie e confuse, tipici aspetti che arrivano dalla destra. Questa storia di portare il limite a 10 anni crea un problema di disparità di trattamento, perché il criterio di domicilio è di 5 anni».

Per Marco Noi del partito dei Verdi è una «perdita di umanità», un altro deputato dei verdi Matteo Pronzini dice invece «Preferirei dare la cittadinanza in base alla condizione sociale, padroni no, salariati sì», e Simona Arigoni afferma «anziché agire sul sistema malato si agisce sui più deboli, colpendo dove è facile farlo e non dove converrebbe davvero», mentre Natalia Ferrara (PLR) «Questa proposta manca di proporzionalità perché passare da 3 a 10 anni significa abbassare la saracinesca della solidarietà svizzera» e il deputato PPD Lorenzo Jelmini dice «Faccio fatica a capire come un paese come il nostro arrivi a continuare a mettere queste barriere soprattutto per chi è bisognoso».

Luca Pagani del PPD afferma invece che «La maggioranza del gruppo PPD si ritiene favorevole a una norma più restrittiva così come stabilito dal diritto federale». «Le eccezioni che ci sono adesso ci saranno ancora. Non è che uno appena è in difficoltà perché straniero viene lasciato cadere», ha puntualizzato Omar Balli (Lega). Il relatore del rapporto Giorgio Galusero ha spiegato di aver messo l’accento «sulla responsabilità del singolo».

Legge federale sulle naturalizzazioni

Il 15 febbraio 2018 ci sono state nuove disposizioni per la Legge federale sulle naturalizzazioni e quindi sono entrate in vigore delle modifiche dell’Ordinanza per la cittadinanza svizzera.

Queste prevedono un’attesa di 10 anni, ma i Cantoni possono a scelta prevedere misure maggiormente restrittive per quel che riguarda la propria legge cantonale, come hanno già fatto Argovia e i Grigioni.

Lascia una risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *