La riforma dell'imposta preventiva in Svizzera

La riforma dell’imposta preventiva in Svizzera

Il Consiglio federale lavora per la riforma dell’imposta preventiva in Svizzera

L’imposta preventiva in Svizzera verrà riformata, è già da tempo che questo argomento si trova sul tavolo di lavoro del Consiglio federale del paese.

L’imposta preventiva svizzera

Il Consiglio federale svizzero sta infatti lavorando a un progetto di riforma dell’imposta preventiva, che aveva peraltro già annunciato nel mese di marzo di quest’anno.
L’argomento principale di tale riforma è la rinuncia all’imposta preventiva sugli interessi, che vengono oggi pagati dalle persone giuridiche e dagli investitori stranieri in Svizzera.
Le persone fisiche che hanno il domicilio in Svizzera invece saranno comunque assoggettate a tale imposta preventiva.
si auspica così di rafforzare il mercato svizzero riguardo i prestiti.

In breve, l’imposta preventiva svizzera è un’imposta che viene riscossa alla fonte dalla Confederazione elvetica per quel che riguarda i redditi di capitali mobili (interessi e dividendi), le vincite alle lotterie svizzere e su alcune prestazioni di assicurazione.

Lo scopo principale di tale imposta preventiva sulle vincite, sulle assicurazioni e sui redditi, sarebbe soprattutto quello di limitare la sottrazione d’imposta, e per questo tutti i contribuenti sono tenuti quindi a dichiarare alle autorità competenti i loro redditi e il patrimonio che li produce.

Oggi si possono presentare anche online le dichiarazioni d’imposta preventiva con il modulo 110 per l’imposta preventiva, che riguarda il reddito di quote sociali, buoni di partecipazione e godimento di aziende S.a.g.l. svizzere, e con il modulo 103 per l’imposta preventiva sul reddito di azioni, buoni di partecipazione e godimento svizzeri.

Il beneficiario di una prestazione imponibile che è domiciliato in Svizzera, dopo che ha presentato la sua dichiarazione d’imposta, ha diritto successivamente al rimborso dell’imposta preventiva sotto forma di computo su imposte cantonali e imposte comunali oppure attraverso i contanti.

Imposta preventiva a Berna

A fine settembre, esattamente il 27 settembre scorso, il Governo svizzero si è riunito a Berna per approvare dei parametri fondamentali per quel che riguarda la riforma dell’imposta preventiva.

Tali parametri riguardano l’imposta preventiva, che andrà riscossa anche su investimenti indiretti che producano interessi.
Questo vale per investimenti collettivi di capitale sia svizzeri che esteri, indipendentemente dal fatto che i proventi di tali investimenti vengano distribuiti o investiti.

Le franchigie in corso sugli interessi bancari saranno mantenute e non saranno aggiunte altre franchigie.

La deduzione sulle partecipazioni resta invariata, ma dovrà trovarsi all’interno del progetto della consultazione che si farà prossimamente.

Si vuole abolire poi la tassa di negoziazione sui prestiti svizzeri.

La consulta per l’imposta preventiva a Berna si prefigge con tale riforma di rafforzare il mercato svizzero dei prestiti, esentando dal pagamento dell’imposta preventiva su investimenti svizzeri che producono interessi le persone giuridiche domiciliate in Svizzera e anche gli investitori esteri.

L’imposta preventiva però rimarrà sugli investimenti effettuati dalle persone fisiche domiciliate in Svizzera e quelle domiciliate all’estero, che abbiamo investimenti in Svizzera, questo per evitare il rischio di sottrazione d’imposta.

Imposta preventiva in Ticino

Anche in Ticino come nel resto della Svizzera, verrà attuata la riforma sull’imposta preventiva, che è ancora in fase di consultazione a Berna.

Sembra che la riforma dell’imposta preventiva in Svizzera comporterà una diminuzione delle entrate per circa 250 milioni di franchi annui, diminuzione che però verrà compensata da un aumento delle entrate generato dal conseguente rafforzamento del mercato dei capitali svizzero e dal rafforzamento riguardo la funzione di garanzia dato dall’imposta.

Con l’attuazione della riforma sulla legge dell’imposta preventiva quindi a lungo termine sembra quindi che ci saranno dei vantaggi.

Non resta che attendere che il progetto di consultazione arrivi al termine, per vedere poi la riforma sull’imposta preventiva quali effetti reali porterà al paese.

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