Spesa e turismo dello shopping
Da ieri c’è stato il via libera per la riapertura delle Frontiere svizzere a tutti gli stati dell’area Schengen.
Questo implica che gli svizzeri possono nuovamente ritornare a fare la spesa in Italia, e si può ritornare al turismo dello shopping.
Infatti era abitudine che molti svizzeri facessero la spesa nei supermercati in Italia, e anche che molti italiani venissero a fare acquisti di abbigliamento e calzature presso i centri commerciali in Ticino.
Nei negozi oltre confine in questi mesi di lockdown si è sentita la mancanza dei ticinesi.
Ma con la clientela italiana e la possibilità di fare gli acquisti online gli esercenti sono comunque abbastanza soddisfatti. Ovviamente adesso che ritornano gli svizzeri a fare la spesa, i supermercati di frontiera incrementano il loro guadagno.
Dal 3 giugno è iniziata la prima ondata di ticinesi in Italia, magari per andare dal barbiere, dall’estetista o a mangiare al ristorante o anche solo a prendere un caffè al bar, per ritrovare le vecchie abitudini.
E’ vero che oltre la chiusura delle frontiere causa coronavirus, ci si è messo di mezzo anche il maltempo, tuttavia i diversi danni causati dalle forti piogge del primo weekend di giugno, non hanno interessato gli esercizi commerciali, che sono pronti a ricevere i clienti ticinesi.
Valichi riaperti
Da ieri sono stati riaperti tutti i valichi di frontiera della Svizzera, e anche quelli tra Ticino e Lombardia, e quindi si ritorna alla normalità o quasi.
Non ci sono più restrizioni per l’ingresso e l’uscita ma possono essere fatti i consueti controlli in dogana, come afferma Donatella Del Vecchio, portavoce dell’Amministrazione federale delle dogane: «Superata la franchigia, bisogna dichiarare quanto acquistato».
Saranno come sempre attivi controlli contro il contrabbando e la criminalità di confine.
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